Il Club per l'UNESCO Ticino assegna il Partenariato al Gruppo Nabad

 "Nabad significa Pace in lingua Somala e in Ticino è una delle risorse che ha dato una risposta concreta all’emergenza profughi. Persone di tutte le età provenienti dalle tre Valli, si sono organizzate per trovare assieme, soluzioni reali e positive all’integrazione di base. È iniziato tutto con semplicità e spontaneità. Sono stati organizzati pomeriggi di incontro e di scambio conviviale con i profughi provenienti dall’Eritrea, Dalla Somalia, dall’Etiopia, dall’Irak, dall’Afghanistan, dalla Siria, dallo Sri Lanka, e ultimamente anche dall’Ucrania.

Da questi incontri è scaturito che il primo vero ostacolo all’integrazione è la lingua, cioè l’italiano.

Così il gruppo Nabad ha preparato e offerto corsi gratuiti di lingua italiana sia a Bodio che a Biasca. Decine di migranti vi partecipano e in piccoli gruppi frequentano con perseveranza questi corsi. Seguendo le necessità e volendo dare un supporto ad ampio spettro, il gruppo Nabad ha organizzato un angolo di condivisione per la socializzazione in italiano ed è stato progettato anche uno spazio riservato alle giovani mamme e ai loro bambini. Inoltre si è rivolta l’attenzione all’aiuto ai compiti e allo studio, all’informatica, senza dimenticare le attività ricreative e conviviali, come ad esempio le escursioni e le cene multietniche.

La cultura dell’incontro viene così espressa dai volontari del gruppo Nabad in modo variegato e diversificato, creando delle vere occasioni di scambio e di conoscenza reciproca.

È proprio vero che da cosa nasce cosa e la generosità di tante persone viene valorizzata e si rende visibile quando diviene cittadinanza attiva e aiuto concreto e costruttivo.

Tante volte si parla di Sviluppo Sostenibile ed è bello vederlo applicato proprio nel lavoro del gruppo Nabad.

Lo Sviluppo Sostenibile è un tema talmente importante per l’UNESCO da diventare un ambito permanente di studio e un argomento di dibattito continuo.

Quando gruppi o associazioni di volontari, come il gruppo Nabad, dedicano disinteressatamente le proprie forze all’aiuto dei più deboli, viene a crearsi un movimento che va ben oltre le regole della razionalità. Ed è proprio così. Il gruppo Nabad ha promosso e promuove tante iniziative rivolte all’integrazione e non considera i migranti semplicemente come oggetti del proprio intervento d’aiuto, ma ogni migrante diviene soggetto di Sviluppo Sostenibile cioè soggetto del proprio Sviluppo, assumendo un ruolo attivo.

Progettare il futuro è la grande sfida di oggi. Il gruppo Nabad ha raccolto questa sfida e non è rimasto passivamente a guardare. Immaginare e costruire nuovi scenari e modalità concrete di aiuto, è stata la dinamica e il lavoro del gruppo Nabad. Un lavoro che è per i profughi un appello e uno stimolo a trovare dignità e rialzare la testa dopo il giogo della guerra, dello sfruttamento e della sofferenza."

 

Data questa premessa il Club UNESCO assegna il Partenariato al gruppo Nabad.

Testo completo della consegna del partenariato UNESCO al Gruppo Nabad:



Ad inizio 2017 si è costituito il gruppo di volontari Nabad (“Pace” in somalo), nato grazie alla risposta positiva ed entusiasta di una ventina di persone volenterose di conoscere ed accogliere i migranti/asilanti residenti nelle Tre Valli. I volontari che hanno risposto all'appello sono persone di tutte le età (dai liceali ai nonni) e di diverse professioni: un gruppo eterogeneo che si è amalgamato lavorando e cercando insieme soluzioni concrete all'integrazione di base dei migranti nella regione delle Tre Valli.

 

Infatti a Biasca e a Bodio, ma anche a Giornico o ad Airolo, ci sono sempre più rifugiati/asilanti che dopo i primi mesi (a volte anni...) passati in un centro di accoglienza (come quello del Vallone o di Losone o di altre località svizzere) vengono alloggiati in appartamenti, sparsi nel territorio ticinese: l'alloggio in un paese ticinese dovrebbe permettere loro una maggiore integrazione con i residenti locali insieme a una certa autonomia.

 

I migranti hanno ricevuto – o stanno per ricevere - i famosi permessi B o F (rifugiati o persone ammesse provvisoriamente) che permette loro di entrare attivamente a far parte della nostra realtà: imparare la nostra lingua, svolgere un'attività lavorativa e partecipare alla vita sociale locale. A livello linguistico, durante il loro soggiorno nei centri di accoglienza, i migranti ricevono normalmente un corso di italiano intensivo di 2-3 mesi; alcuni seguono inoltre dei corsi organizzati da volontari. Purtroppo però tutto questo non è abbastanza: la difficoltà della lingua, insieme alle nostre abitudini e a un approccio culturale diverso, non aiuta realmente il processo di integrazione dei migranti nella nostra società: l'unico appoggio concreto lo ricevono da pochi cittadini benevolenti e dal Soccorso Operaio Svizzero (SOS), che però deve gestire centinaia di casi contemporaneamente e non può dunque fare il lavoro direttamente alla base, nel luogo di residenza.

 

Partendo dunque dalle esperienze dei gruppi di Losone e di Bellinzona, il gruppo Nabad ha incominciato ad organizzare ogni seconda domenica del mese un pomeriggio di integrazione tra i volontari ed i migranti che hanno risposto all'invito: abbiamo incontrato persone arrivate dall'Eritrea, dalla Somalia, dall'Etiopia, dall'Iraq, dall'Afghanistan, dalla Siria, dallo Sri Lanka. Abbiamo potuto finalmente dare un nome a questi visi a volte incrociati alla stazione o per le strade di Biasca e Bodio. Abbiamo potuto chiacchierare, lasciare gli spazi per raccontare le loro storie, conoscerci meglio, comprendere le nostre abitudini, condividere la merenda, che è diventata così veramente multietnica... spesso usando i gesti, gli sguardi, un sorriso, perché la lingua è risultata un vero ostacolo all'integrazione: per sentirsi accolti basta a volte un gesto, ma quando la comunicazione diventa difficoltosa, allora sentirsi parte di un paese o di un progetto diventa molto difficile.

È così nato il gruppo “Nabad”, nome proposto da alcuni somali ed accolto da tutti durante il primo pomeriggio di integrazione. Questo nome vuole essere l'auspicio del gruppo: cercare, trovare la pace tra popoli qui in Svizzera, la vera pace tra tutte le persone che vivono in Ticino, ma anche la pace interiore, nostra e delle persone accolte. E questa pace la cerchiamo attraverso un' accoglienza di base, spontanea e sincera, frutto dell'ascolto e dell'incontro con l'altro.

 

Dopo più di 6 mesi di incontri mensili, il gruppo Nabad ha incominciato ad offrire – su richiesta esplicita dei migranti – un corso di italiano gratuito settimanale a Bodio (tutti i martedì sera) e a Biasca (tutti i mercoledì sera): più di 50 migranti stanno seguendo i corsi, organizzati in piccoli gruppi dai volontari, cercando di personalizzare le lezioni rispettando il livello di ogni partecipante.

Arrivano giovani, adulti ma anche mamme con i loro bambini, con molta voglia di imparare questa lingua complicata che è l'italiano. Chi di noi saprebbe esprimersi, difendersi, integrarsi in un nuovo paese dopo solo 3 mesi di studi di arabo o di lingua tigrina (la lingua principale dell'Eritrea)?

 

È per questo che il gruppo Nabad continua a cercare nuovi volontari, persone disponibili a mettersi in gioco come “docenti” di italiano, come “baby-sitter” (curando i bambini durante le lezioni) o semplicemente vogliosi di integrarsi con i nostri fratelli migranti partecipando attivamente agli incontri mensili.

 

La speranza – il “cielo” – di un mondo nuovo e di una vita nuova in questo paese che dovrebbe accogliere i fratelli nel bisogno si scontra con la dura realtà “terrena” della lingua, delle nuove abitudini e di un approccio culturale diverso, che ostacola il processo di integrazione dei migranti nella nostra società. Ma l'impegno, la generosità e la sensibilità di molti può stabilire un arcobaleno che farà da ponte tra culture diverse.